L’ISOLA DI HOLBOX
MINACCIATA DA UN MEGAPROGETTO TURISTICO
Holbox è uno degli
ultimi paradisi marini del mondo. Situata nel Mar Dei Caraibi di fronte alle
coste messicane dello Yucatan settentrionale, è riuscita negli anni a conservare
un ecosistema quasi intatto, accogliendo tutti quei turisti che non amano l’ambiente
del resort e della movida notturna.
Holbox è un’isola
fuori dal tempo, dove i ritmi della giornata non sono scanditi dalle ore, ma
dalla luce e dal buio. Le spiagge sono lunghe e bianche e le strade di sabbia.
Le acque che la circondano sono popolate di delfini, mante, lamantini e squali
balena.
Tutta la zona fa
parte della Riserva naturale dello Yum Balam dal 1994. La presenza di questa area protetta,
fortemente voluta dalla comunità locale, fa sì che per raggiungere Holbox da
Cancun siano necessarie un paio d’ore
d’auto su strade malmesse e mezz’ora di lancia.
Tutto questo oggi è
seriamente minacciato dalla speculazione delle multinazionali.
E’ di questi
giorni, infatti, la notizia che l’Ente Nazionale Messicano per la Salvaguardia
dell’Ambiente (SEMARNAT) sta trattando la suddivisione del territorio di Holbox
in quattro macrozone. In una di queste si vuole costruire un megacomplesso immobiliare
con il beneplacito dei proprietari di quei terreni.
Il progetto La Ensenada prevede la costruzione di hotel
di lusso, unità abitative, strade e approdi per 600 milioni di dollari. La
società incaricata dell’attuazione del progetto è la Peninsula Maya Development, che lo presenta come la sola occasione
per l’isola di trovare la strada per uno sviluppo sostenibile e duraturo. I
responsabili della società, dietro la quale sembra esserci il magnate della
distribuzione della Coca-cola in Yucatan, affermano che solo il 10% del
territorio dell’isola sarà interessato dalle infrastrutture e che per la
popolazione locale sarà un modo per avere nuovi posti di lavoro. Il solo modo per raccogliere fondi per
salvaguardare l’ecosistema e per coordinare tutti gli sforzi in questo senso,
continua il portavoce della PDM, è
l’attuazione del progetto. E’ infatti già successo che in altre zone del paese
dove il territorio è stato lottizzato, ci sia stata una speculazione selvaggia
e incontrollata.
Tutto questo accade
mentre le agenzie ONU per l’ambiente lanciano un programma di protezione delle piccole isole che formano
degli ecosistemi a sé al fine di salvaguardare la biodiversità.
Molte le celebrità
che si sono attivate contro questo progetto e che stanno danno il loro
contributo tramite i media e i social network. La petizione #SALVEMOS ISLA
HOLBOX, indirizzata al presidente Pena Nieto in persona, ha già raccolto più di
50000 firme, ma si conta di arrivare a più del doppio.
Dal canto loro gli
abitanti dell’isola, sostenuti dalle autorità locali, hanno avviato una serie
di manifestazioni di protesta ed hanno occupato il palazzo municipale. Sembra
infatti che i proprietari dei terreni, per una legge messicana risalente al
periodo della Rivoluzione Agricola, non possano alienare i loro possedimenti
sui quali è prevista la costruzione de La
Ensenada.
Il caso è già
approdato alla Suprema Corte di Giustizia, presto vedremo se il diritto alla
salvaguardia della biodiversità prevarrà sugli interessi privati e sulla
corruzione.
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